Spotify ha recentemente affermato di non aver raggiunto le vendite per i suoi obiettivi in termini di profitto del terzo trimestre e, di conseguenza, la società sta cercando modi per rafforzare i risultati futuri, basandosi sugli attuali dati.
Avete letto bene! In arrivo nuove tariffe per Spotify, la piattaforma svedese di streaming musicale più famosa al mondo, fondata 12 anni fa da Daniel Ek e Martin Lorentzon. Fondatori che durante questi anni hanno trovato innovazioni su innovazioni, insieme al loro team; a partire dalle playlist personalizzate, sino al raggiungimento di un totale restyling della piattaforma, che l’ha resa solo più accattivante per gli utenti.

Parliamoci chiaro, Spotify è forse la migliore nel suo campo, grazie specialmente al suo algoritmo dedicato allo streaming casuale, che nel caso delle applicazioni concorrenti risulta essere sempre ripetitivo e poco orientato a far scoprire nuovi brani, una cosa che secondo me dovrebbe essere fondamentale per gli amanti della musica, e risulta esserlo nel caso di Spotify. Ma questo aumento di prezzi può essere forse un azzardo? Porterà al lento declino del successo dell’app?
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Uno dei modi di cui parla Spotify, per rientrare nei propri progetti, è aumentare i costi dei piani di abbonamento in tutto il mondo. Aumentando i prezzi, potrebbe sicuramente migliorare la situazione delle entrate complessive, ma questo deve essere gestito con attenzione per garantire che gli utenti vedano ancora valore nei loro abbonamenti mensili. Spotify ha tentato di aggiungere valore complessivo all’app per gli utenti negli ultimi mesi, soprattutto con l’aggiunta di “contenuti avanzati”, inclusi podcast originali ed esclusivi. L’app ora ha 1,9 milioni di podcast con circa 58 originali di proprietà di Spotify.

Ed è proprio sui podcast che Spotify sta puntando tantissimo, secondo gli sviluppatori è quel tipo di contenuto che la società spera sarà sufficiente a giustificare un aumento dei prezzi senza indurre le persone a disdire il proprio abbonamento. L’azienda svedese ha già testato aumenti dei prezzi in alcune aree come la Scandinavia e l’Australia che di recente hanno visto piccoli aumenti al Piano Famiglia, piano che permette la condivisione dell’account fino a 5 membri. Oltre ai paesi citati prima anche Belgio, Svizzera, Bolivia, Perù, Ecuador e Colombia hanno registrato aumenti dei prezzi, che sia arrivato anche il turno dell’Italia?

Spotify è, tuttavia, consapevole dei potenziali problemi relativi ai tempi. Il 2020 è un anno difficile per molti e non ha molto senso per gli affari aumentare i prezzi durante un periodo in cui le persone perdono il lavoro o cercano di ridurre al massimo le proprie spese. L’importante è comunque esserne consapevoli, in quanto oggettivamente ridurrebbe il numero di utenti della piattaforma. In ogni caso Spotify è sempre disponibile per iOS e Android, di seguito i link di riferimento per il download.
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[appbox appstore id324684580 ][appbox googleplay com.spotify.music&hl=en&gl=US ]
Dunque, tirando le somme, cosa vi aspettate voi da questo aumento? Quale app di streaming musicale utilizzate di più? Fateci sapere la vostra e, perché no, continuate a seguirci sia su Instagram, sia su Telegram, dove è presente un gruppo per poter scambiare due chiacchiere.
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